sab

18

feb

2017

Seicento giorni d'attesa

Ed ecco il nuovo ebook del dodicesimo e penultimo capitolo di questa epica saga, il REALISMO MAGICO.

 

Il nostro host persiste nel non lasciarci condividere direttamente gli eBook, ma niente paura: abbiamo nuovamente aggiunto un link al nostro Dropbox, da cui potete scaricare entrambi i formati PDF ed ePub.

 

Strafogatevi di follia visionaria e come sempre,

 

Read, enjoy, share!

 

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sab

11

feb

2017

Incubi prêt-à-porter

Come promesso, riaprono i battenti della fucina!

 

Cominciamo con gli eBook del capitolo #11 DISTOPIA, naturalmente sia in formato PDF (per tutti i dispositivi elettronici, incluso, crediamo, il Bimby®) che ePub (per i più raffinati degustatori del moderno connubio tra parola scritta e tecnologia).

 

Nella sezione download trovate anche tutti i precedenti capitoli, ivi inclusa la raccolta dell'evento SPARKS.

 

A causa di un inconveniente tecnico (leggi: Jimdo.com non ce lo lascia fare), non siamo al momento in grado di condividere direttamente i file. Al capitolo #11 quindi troverete un link che conduce al nostro Dropbox, da cui potrete scaricare direttamente i due file.

 

Restate con noi e come sempre,

 

Read, enjoy, share!

 

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mer

25

gen

2017

La fucina non si può fermare

Dopo un lunghissimo silenzio, torniamo a far sentire la nostra voce e lo stridore di ruote meccaniche.

Dalle sezioni più profonde della fucina, là dove il cuore pulsante della macchina è ancora sufficientemente tiepido per alimentare le ultime macchine, giungono gli ultimi lavori, che chiudono questo ciclo produttivo.

 

A breve infatti potrete leggere e scaricare in formato epub e pdf i racconti dei capitoli #11 DISTOPIA, #12 REALISMO MAGICO e #13 WESTERN, ma soprattutto l'attesissimo eBook di Artificieri, coronamento degli sforzi di,  e degno ringraziamento a, tutti i nostri collaboratori.

 

A presto e come sempre

Read, Share, Enjoy!

 

Stefano, Riccardo, Jacopo, Ruben

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gio

04

giu

2015

52

Cari lettori,

 

è con grande piacere e con più che una punta di commozione che vi presentiamo i racconti western della fucina narrante: gli ultimi quattro, che concludono il lavoro della fucina. Domani le macchine saranno silenti, per la prima volta dopo tredici mesi esatti da quel fatidico 4 maggio 2014, quando il progetto prese il decollo: il compleanno "sbagliato" della fucina narrante.

 

In quest'arco di tempo, un progetto nato come gioco e sfida personale tra quattro persone si è espanso ed allargato da sé, in alcuni momenti lasciando sgomenti persino i suoi creatori per la mole di lavoro necessaria a gestire e mantenere funzionante un apparato cresciuto ben oltre le sue previste dimensioni.

 

52 è il numero di racconti da noi pubblicato secondo i canoni originari: tredici stili, quattro narratori, una fucina. Anche se la strada si è rivelata accidentata, questi nostri lavori, nati dalla voglia di quattro persone di "uscire dal cassetto" letterario e esporsi al pubblico della rete, sono finalmente conclusi e disponibili a chiunque voglia dedicarci qualche minuto del suo tempo e qualche grammo della sua fiducia.

 

Ma la fucina ha finito per andare oltre il suo scopo originale: i progetti SPARKS e ARTIFICIERI hanno finito per raccogliere un consenso entusiasta e vivace che ci ha lasciati, sinceramente, stupefatti: scoprire che così tante persone desideravano pubblicare i loro lavori indipendenti sul nostro sito è stata una sorpresa davvero splendida.

Grazie allora a Giorgia Aimeri, Vera Angelini, Jacopo Bettinelli, Giulio Boato, Mariangela Falcioni, Ada Fama, Attilio Folegatti, Tatjana Motta, Giovanni Ortoleva, David Ressegotti, Matvey Schmidt: 11 collaboratori preziosissimi, a cui va tutta la nostra gratitudine e che hanno collettivamente aggiunto 36 racconti, per un totale strabiliante di 88.

 

593.862 caratteri (spazi inclusi!) dopo, la fucina presenta le sue ultime pagine, quattro short stories originali:

 

La consapevolezza del bene e del male è l'oggetto dell'ultima fatica di Ruben, Sand Creek, in cui alle costrizioni del dovere e della disciplina si contrappongono il senso di giustizia e la morale dell'uomo libero.

 

Il vecchio cliché della Rapina al treno! di Stefano si riveste di tinte tragicomiche in un racconto breve dai colori chiari e dal tono leggero.

 

"Una storia insensata che inizia con un incontro e finisce con tre croci": così Riccardo definisce il suo stesso racconto, Incontro a Overbrook, dove un finale in due tempi chiude l'opera come un accordo ribattuto chiude una marcia.

 

Più che un racconto, L'ultima pallottola (nomen omen) è una brevissima riflessione sulla vita, sulla morte e sulla stessa fucina, in un ambiente desertico e ostile in cui l'uomo rimane solo con se stesso.

 

Grazie a tutti voi, che ci avete seguito in tutti questi mesi, che avete apprezzato i nostri sforzi e, di tanto in tanto, anche lasciato quei commenti che per noi sono stati importanti critiche e stimoli a proseguire.

 

Rimangono solo due fatiche da portare a termine: l'e-book dei racconti western, naturalmente, e soprattutto il libro di Artificieri con i contributi dei collaboratori che hanno partecipato alla rassegna... con qualcosa di più!

 

Le macchine e i pistoni della fucina rallentano e si raffreddano, fino a tacere.

Ma una verità rimane, come sempre, solida ed immutabile: la fucina narrante non si può fermare.

 

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ven

24

apr

2015

Il cammino che riprende

Cari lettori e sostenitori!

Infrangiamo un mutismo prolungato di rara durata, per tornare finalmente a pubblicare. E completiamo oggi il penultimo capitolo della rassegna principale - siamo a dodici su tredici! - con alle spalle cambi di vita, nuovi lavori, traslochi internazionali, la ristrutturazione interna della fucina e un'operazione chirurgica! Impressionati? Beh, anche noi...

 

E allora facciamo il punto: torna il realismo magico della fucina narrante, due short stories nuove, firmate da Ruben e Stefano.

 

Ruben - oh beh... eh eh! - con questo racconto Ruben si svela come un mistico, un autore che fa della ricerca spirituale un tema privilegiato nella vita dei suoi personaggi, che sperimentano modi di vita e pratiche coraggiose - estreme, persino! - per raggiungere la dimensione superiore che qualcuno chiamerebbe Nirvana. Una prodezza di ironia, dolcissima e velenosa q.b.

 

Doppietta per Stefano, che parte, per questo suo racconto, da una citazione che forse qualcuno potrà cogliere (a patto che gli sia familiare ad esempio la celebre protesi di un certo Wirt...). Tagliando corto con le allusioni, Il castello di Čachtice prende le mosse dalla vicenda della contessa Bàthory, sanguinaria nobile ungherese, immaginando di ripercorrere le ali e i corridoi che furono testimoni delle sue nefandezze, in una riflessione amara e sorprendente sulla Storia e su chi la tramanda.

 

Vi mancava la fucina? E allora leggete, commentate, condividete!

 

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gio

12

mar

2015

I racconti magicorealistici... realisticomagici... realisto... Il realismo magico della fucina narrante!

Da millenni il numero 12 è oggetto di grande reverenza in molteplici religioni, filosofie e sette magiche: dodici sono i segni zodiacali, gli apostoli e gli dei dell'Olimpo. Dodici erano tribù d'Israele, dodici furono gli Imam dopo Maometto, dodici i giorni del Natale.


Appropriato dunque che a questo capitolo, la fucina dedichi il genere del realismo magico: un modo narrativo nel quale in un contesto verosimile, se non addirittura direttamente storico, si inserisce un elemento irrazionale in grado di alterare drasticamente la percezione del mondo da parte del lettore, fornendo due punti di vista contrastanti tra il "credere" e il "non credere".


Un letto di ghiaccio di Riccardo è una storia di montagna e di solitudine: in una terra disabitata una ragazza e sua madre attendono il disgelo per poter scendere in paese e seppellire il nonno, morto in baita, con i sentieri bloccati dalla neve. La Guerra infuria, oltre la corona dei monti, e cambia il volto delle montagne e della realtà.


Su altre corde suona Stefano in L'ascia e la catena, nel quale, attraverso le riflessioni di un boia durante la Rivoluzione, si mettono a nudo le trame impossibili del destino e del fato, causa ed effetto di se stesse.

 

Come sempre, leggete, commentate e condividete!

 

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lun

02

mar

2015

Distopia parte II

Con i racconti di Riccardo e Stefano si chiude oggi il capitolo DISTOPIA della fucina narrante. Mentre la produzione prosegue inesorabile, già si comincia ad approntare per il grande evento che segnerà la fine di questo ciclo produttivo e l'inizio del prossimo.

 

Riccardo decide di raccontarci come l'incubo si avvera, la Storia si ripete. E nuovamente l'Uomo predica ai propri simili, in un mantra inutile, che la memoria va conservata, gli errori del passato ricordati ed espiati, Perché non accada mai più.

 

Più classico del genere invece Stefano con Cappuccino zu mitnehmen (cappuccino a portar via), nel quale la lotta tra bene e male si evolve e si conclude con risultati inaspettati.

 

Come sempre i racconti sono disponibili per la riproduzione e la diffusione pubblica (secondo i termini della licenza CreativeCommons).

 

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dom

22

feb

2015

I racconti distopici della fucina narrante

Prosegue infaticabile l'attività della fucina. Dopo le epiche fatiche di ARTIFICIERI, finalmente anche il capitolo # 11 è online: in omaggio ai grandi maestri del genere (Zamjatin, Huxley e naturalmente Orwell, tanto per citare solo i più noti), ecco a voi i racconti distopici di Ruben e Jacopo!

 

In un mondo in cui la divisione fra le classi cessa di esistere, la lotta per trovare un senso alla propria vita assume caratteri quasi epici: Io sono classe media, rovesciando i cliché del genere, trasforma le ali della libertà nelle pastoie di una vita senza sorprese.

 

Attorno a Qualche sacrificio, volontario anzichenò ma pur sempre greve, ruotano la vita e le decisioni di ciascuno nello spietato mondo burocratico in cui Jacopo ci conduce, spettatori impotenti, ad assistere alle piccole grandi tragedie di uomini travolti da meccanismi senz'anima.

 

Buona lettura e a presto con la seconda parte dei racconti distopici.

 

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dom

22

feb

2015

Arriva la Quaresima...

...ma la fucina non si ferma! Per distrarvi dalle pene del digiuno rituale dei prossimi quaranta giorni, arrivano due nuovi e-book fiammanti: i racconti epistolari e i racconti di Natale e per bambini, come sempre in formato pdf ed epub e, come sempre, gratuitamente scaricabili e a libera diffusione! Buoni propositi per il 2015? Leggere leggere leggere!

 

Sostienici, parla di noi agli amici lettori e condividici su facebook: ne vale la pena!

 

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gio

12

feb

2015

ARTIFICIERI | Sipario (quasi un editoriale)

Pubblichiamo oggi gli ultimi racconti di ARTIFICIERI, una rassegna che ci ha accompagnato per quattro mesi e che ha visto coinvolti autori ospiti che ci hanno fatto dono di ben ventotto racconti originali, seguendo la discesa del nostro artificiere senza nome nel cuore di una macchina infernale: materiali che comporranno la cornice del libro di ARTIFICIERI, un e-book che non è solo una raccolta di racconti, ma anche la punta dell'iceberg di un progetto unico e ambizioso, un esperimento per incontrarci - tra chi scrive e chi legge - e per fare letteratura insieme.

 

Dal canto nostro, siamo veramente orgogliosi di questo traguardo!

 

Ma ecco le short stories, inviateci da Ada Fama, Jacopo Bettinelli (ospiti della fucina dal tempo di SPARKS), Giorgia Aimeri e Attilio Folegatti (ex-scintilla pure lui). Conto alla rovescia!

 

Quattro. Nella sua short story, 'La paura' Ada segue nel buio la sua protagonista: il buio che scioglie la rabbia in una chimica di pericolo e autosuggestione. Nell'oscurità ogni gesto diventa la reazione ad un agguato imminente.

 

Tre. Si scriveva, qualche racconto fa, che Jacopo ama i meccanismi a orologeria, i conti alla rovescia, e le ambientazioni scientifiche: in Il mio destino per l'eternità, fa anche della trama un ordigno perfettamente congegnato, sul filo dei paradossi temporali.

 

Due. Torna a scrivere per noi Giorgia, che, attraverso un montaggio essenziale, crea una storia di simmetrie e circolarità, sovrapponendo vite e azioni: in Ultimi confini è sottile il margine tra la fine e l'inizio.

 

Uno. Ne Il bastone e la carota, Attilio colloca le 'condizioni estreme' suggeritegli dalla tracci di artificieri in un centro d'accoglienza a Lampedusa: si intrecciano nella narrazione la vita di un migrante e quella di un interprete, in un luogo fatidico in cui ogni parola è un dono.

 

Zero!

 

Grazie a tutti gli ARTIFICIERI, compagni di strada della fucina! E a presto con le - ahinoi! - ultime uscite della rassegna principale.

 

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