I racconti epistolari della fucina narrante (1 dicembre 2014)
L'equilibrio che ci lega
di Stefano Parisi
Già il 5 ottobre, quindi è un mese esatto che non dormo e che quindi non scrivo. Gli stronzi del quarto piano fanno casino a tutte le ore del giorno e della notte. Avrò chiamato la polizia cento volte ma i bastardi tacciono appena vedono la macchina. Ma come fanno, stanno alla finestra? Di sicuro non sono l’unico a essere incazzato ma la vecchia di sopra dice che lei non sente niente. Sarà fatta di sonniferi. Dovrei provarci anche io... Leggi tutto il racconto…
L'anima di R. T.
di Riccardo Tabilio
Gentile Segretario Celeste
Gebezraele, Le scrivo a nome di Sua Magnifica Eccellenza Mr. S., Signore dell’Aldilà di Qua, in merito a una questione che riguarda entrambi i Mondi Ultraterreni. Si tratta della destinazione
dell’anima †20241102AD19870617IT314, trasmigrata il 2 novembre 2024, e da quel momento in attesa nel Limbo: Riccardo Tabilio è il suo nome mondano... Leggi tutto il racconto...
Circe
di Ruben Omar Mantella
Potrei restare con te, mio giovane Adone e godere della tua compagnia, della tua sbruffonaggine e del tuo sguardo adorante. Potrei restare con te e sguazzare assieme in sogni
infantili e piaceri carnali e scene di felicità da repertorio. Se solo non sapessi. Leggi tutto il
racconto...
Ideale
di Jacopo Colombo
Decisi mia vita: meritarti o perire. La tua grazia, donna dai sublimi sensi, mi rivelò il male che ci affligge e che prima di amarti mal capivo, stordito e stupido e quasi bestia. Stasera sarà la sera della nostra riscossa. Saprai ben tosto che avrà da essere. Un bacio in questa notte fatale, addio. Tuo devotissimo Rinaldo. Leggi tutto il racconto...