L'anima di R. T.

Riccardo Tabilio

Alla cortese attenzione del Segretario Celeste di Sua Eterna Immensità D., Signore dell’Aldilà di Là

 

Gentile Segretario Celeste Gebezraele,

Le scrivo a nome di Sua Magnifica Eccellenza Mr. S., Signore dell’Aldilà di Qua, in merito a una questione che riguarda entrambi i Mondi Ultraterreni.

Si tratta della destinazione dell’anima †20241102AD19870617IT314, trasmigrata il 2 novembre 2024, e da quel momento in attesa nel Limbo: Riccardo Tabilio è il suo nome mondano, di mestiere scrittore, poeta e drammaturgo (per la verità, non molto apprezzato in nessuna di queste tre vesti).

Il carattere di quest’anima sembrerebbe indirizzarla senza dubbio all’Aldilà di Qua: incallito bestemmiatore, campione di arroganza, fornicatore e, alla fine della sua vita, bevitore esagerato. Si consulti in proposito il suo fascicolo, ha del fantasioso! E in effetti, allo Smistamento, l’hanno indirizzato senza alcun dubbio qui da noi.

Tuttavia, d’altro canto, il soggetto ha manifestato costantemente, nell’arco sua vita, un persistente sentimento di speranza: speranza nel futuro, speranza nel suo lavoro – nell’uomo, addirittura! Molti suoi atti lo testimoniano: anni di volontariato a testa bassa, un lungo curriculum di lavori non pagati o pagati a promesse, un sorprendente, scriteriato ottimismo di fronte alle peggiori batoste della vita. Ci azzarderemmo a definire la sua una perseveranza candida, ottusa e irragionevole: tutte caratteristiche chiaramente compatibili con la destinazione della sua anima all’Aldilà di Là.

Senza ammetterlo il nostro soggetto credeva anche alla vita ultraterrena: il giorno della sua morte, infatti, si trovava al Cimitero di Mosca a portare dei fiori sulla tomba di †18090320AD18520221UKR974 (un certo Gogol’, un russo: scriveva pure lui).

Poi è inciampato e ha sbattuto la testa sulla lapide.

Per le ragioni sopracitate, siamo propensi a credere che le Segreterie di Sua Eterna Immensità vorranno accettare al più presto la nostra istanza di trasferimento.

In attesa di un Suo rapido riscontro, La saluto cordialmente,

 

Belzarai

Catenario di Sua Magnifica Eccellenza Mr. S., Signore dell’Aldilà di Qua

 

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A Sua Magnifica Eccellenza Mr. S. – RISERVATISSIMO

 

Buonasera Dottore,

Come d’accordo ho provveduto a spedire all’Aldilà di Là la richiesta di trasferimento dell’anima di Riccardo Tabilio, il drammaturgo rompicoglioni che abbiamo messo nel Limbo.

Una grana di meno.

Buona serata,

 

Belzarai

 

***

 

Alla cortese attenzione del Catenario Belzarai

 

Caro Catenario,

Ha notizie in merito al trasferimento di Riccardo Tabilio?

Le ricordo che siamo fuori da ogni limite per la permanenza nel Limbo di un’anima battezzata! Qui la situazione è diventata insostenibile. Il suo Tabilio faceva teatro, lo sapeva? Per noi è stata un’amenissima sorpresa! Dopo averci rotto le scatole per settimane – criticando senza tregua ogni cosa: dalla gestione di bolge e gironi, all’architettura, al colore delle uniformi, alla «completa assenza di grandiosità e poesia» e infinite altre sciocchezze – ora si è messo in testa di mettere su… una commedia! Ha reclutato una quantità di anime tra le più sventurate (quelle in cui «c’è qualcosa», così dice!) e le manda su e giù per il Limbo, con l’idea di mettere in scena la sua Discesa all’Inferno. È questa Discesa un dramma d’avanguardia in cui – senta un po’ che geniale inventiva! – egli percorre gli inferi bevendo chinotto a bordo di un gatto delle nevi e di un acquascooter.

A nulla vale buttargli appresso larve, linci e diavoli torpedine: è irritante quanto insensibile al dolore, caparbio quanto imbecille! Se li porta appresso come cani da compagnia.

Ce lo tolga di mezzo al più presto!

Saluti,

 

Halzebul

Venerabile Custode del Limbo

 

***

 

Alla cortesissima attenzione del Catenario di Sua Magnifica Eccellenza Mr. S., Signore dell’Aldilà di Qua

 

Gentilissimo e degnissimo Catenario Belzarai,

È con somma soddisfazione che riceviamo Sue nuove; una soddisfazione che s’abbevera al fonte della da Noi apprezzatissima serietà da Lei puntualmente dimostrata e dell’ammirevole spirito di collaborazione che ogni Suo puntuale dispaccio rivela. Riconosciamo in Lei una dedizione specchiatissima e venerabile, di una tale adamantina purezza da indurci a dilungarci in questo loco, per esprimere la Nostra spontanea e finanche – non temo di arrischiarmi in retoriche iperboli – fraterna stima nei Suoi confronti, per quanto la nostra parte sia avversa.

Venendo alla questione inerente il ricollocamento dell’anima †20241102AD19870617IT314, dalla Sua preclara missiva auspicato, considerata la reiterata indulgenza del soggetto nei peccati da Lei elencati, affatto incompatibili con la sua permanenza qui da noi, non possiamo malauguratamente, accogliere la Sua richiesta di trasferimento.

Umilmente Suo,

 

Gebezraele

Segretario Celeste di Sua Eterna Immensità D., Signore dell’Aldilà di Là

 

***

 

A Sua Magnifica Eccellenza Mr. S. – RISERVATISSIMO

 

Dottore, buonasera,

Questione Riccardo Tabilio (il rompicoglioni): le invio la risposta del Segretario Celeste (è arrivata oggi).

Verrei a disturbarla più tardi per proporle una mia idea per risolvere finalmente la questione.

Mi faccia sapere,

 

Belzarai

 

***

 

Alla cortese attenzione del Capo Traghettatore Golemith (Settore Smistamento)

 

Gentile Capo Traghettatore Golemith,

Rispondo brevemente alle sue domande:

1)      La destinazione di un’anima al Mondo dei Vivi in veste di fantasma è una procedura perfettamente regolare e già praticata in passato;

2)    Non si preoccupi delle autorizzazioni (siamo a posto) e proceda senza problemi a preparare l’anima †20241102AD19870617IT314 al ritorno nel Mondo dei Vivi, scortata dal Traghettatore che riterrà più adatto all’operazione;

3)        Confermo: un fantasma va condotto nel luogo in cui si concentrano i conti che l’anima ha lasciato in sospeso con il Mondo dei Vivi. Nel caso dell’anima in questione non siamo riusciti a risalire ad eclatanti conti in sospeso. Tuttavia abbiamo trovato un luogo in cui soggetto ha lasciato un conto inevaso, compatibile con l’infestazione. Allego le coordinate. Una volta arrivati sarà necessario mettere in atto la procedura di vincolanza, per incatenare eternamente il fantasma alla sua nuova dimora. Trova in allegato le istruzioni. Si assicuri che il suo Traghettatore le conosca e le sappia attuare alla perfezione.

Procedete al più presto ed informateci dell’avvenuta operazione.

Grazie della collaborazione,

 

Catenario Belzarai

 

***

 

Benvenuti al ristorante Il Castello – Specialità Abruzzesi!

I sapori di una volta, in un contesto accogliente e ospitale: arrosticini d’agnello serviti con il tradizionale pane unto, pecora alla callara, grigliata mista con castrato alla brace, stufato di agnellone, vini e formaggi tipici.

Ci trovate nella suggestiva cornice del Castello di Contrada Verrocchia, antica magione nobiliare, in cui si dice abiti il fantasma di un poeta, imprigionato qui dal diavolo in persona, che nelle notti di luna piena invoca la sua liberazione.

 

Il ristorante Il Castello è a Contrada Verrocchia, in via Dante Alighieri 66 a Collecupo (PE).

 

Venite a trovarci!                           

 

È gradita la prenotazione – accettiamo bancomat e carte – non si fa credito, pagamento all’ordinazione.

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Commenti: 1
  • #1

    Ruben (sabato, 27 dicembre 2014 13:54)

    Grandissimo! Mi sono fatto un paio di grassissime risate! Uno dei racconti più godibili da leggere della fucina. Hai mischiato un genere ottocentesco con un contenuto mitologico e quella tua sintassi da osteria italiana abitata da letterati colti che mi fa morire. Sembrava di leggere brani dal Pendolo di Foucault con aggiunta di ironia extra. Grandissimo!